Roland Dantes

L’arte è più grande di noi

di Andrea Rollo

“L’arte è più grande di me. Esisteva prima di me ed esisterà dopo di me. Io sono stato semplicemente uno strumento per aiutare a promuoverla e sono onorato di averlo fatto”

Con queste parole Grand Master Roland Dantes, bodybuilder e attore cinematografico, descrisse la sua incondizionata dedizione alle arti marziali filippine e gli sforzi perpetrati per promuoverne la cultura.

Nato nel 1939 (è spesso erroneamente indicato il 1964 o 1965 come anno di nascita) a Cotabato, nell’Isola di Mindanao, Rolando Tangko Pintoy era figlio del Brigadier Generale Climaco Pintoy, Military Zone Commander dell’area meridionale dell’arcipelago filippino comprendente le isole di Mindanao, Jolo, Sulu e Palawan.

Il padre, durante la sua carriera militare, comandò diverse basi tra cui Camp Murphy, l’attuale Quartier Generale delle Forze Armate filippine oggi conosciuto come Camp Aguinaldo. Inoltre, ad una caserma di Iligan, Lanao, Mindanao fu assegnato in suo onore il nome di Camp General Pintoy.

L’interesse per le arti marziali fu trasmesso al piccolo Rolando appunto dal padre, dal quale iniziò ad apprendere tecniche di autodifesa. Grazie ai numerosi spostamenti del padre per motivi lavorativi, il giovane Rolando ebbe l’opportunità di studiare differenti sistemi di combattimento e arti marziali nelle diverse isole in cui la famiglia Pintoy si traferì.

Dopo essersi arruolato nella Polizia Filippina, Rolando apprese tecniche basilari di maneggio del Baton e successivamente intraprese lo studio dell’Arnis de Mano (arte marziale originarie delle Isole Filippine anche nota come Escrima o Kali).

Roland Dantes durante l’edizione di Mr. Universo del 1973

Parallelamente alla pratica delle arti marziali Rolando iniziò a praticare bodybuilding a livello agonistico con risultati eccezionali: divenne 5 volte Mr Filippine (1969, 1973, 1974, 1976, 1980) e nel 1969 arrivò 4° alla selezione di Mr Universo a New York quando il titolo fu assegnato al giovane Arnold Schwarzenegger. La carriera di body builder continuò ininterrottamente fino al 1980 con importanti piazzamenti in famose competizioni nazionali e internazionali, tra cui Mr World e altri Mr Universe.

Alle fine degli anni ’60, Rolando divenne allievo di Remy Presas, l’uomo a cui le arti marziali filippine devono maggiormente il loro ritrovato splendore. Remy Presas, “il padre del Modern Arnis” è stato l’autore del primo libro sul tema in inglese che, insieme ad un suo secondo libro, fu impiegato dal Ministero dell’Educazione e della Cultura come pubblicazione di riferimento e l’Arnis fu introdotto dal “Bureau of public and private schools” nel sistema di insegnamento scolastico nazionale. Inoltre, GM Presas insegnò personalmente l’arte marziale nativa del proprio paese in università, scuole e caserme appartenenti alle diverse Forze Armate filippine e tenne dimostrazioni in patria e all’estero; in particolare nel 1970 si recò in Giappone per insegnare l’Arnis presso la ITAGO Police Academy. Nel 1974 Presas organizzò a Kuala Lumpur la prima competizione di Arnis sportivo all’estero durante il “First International Martial Arts competition”, a cui parteciparono Filippine, Malesia, Tailandia e Indonesia. Sempre nel 1974 fu inviato dal Governo filippino tramite il Ministero del Turismo nuovamente in Giappone in qualità di promotore delle arti marziali filippine durante l’Asian Tourism Fair e l’anno seguente si recò con analoga funzione negli Stati Uniti, dove successivamente si traferì.

Sulla scia del suo maestro e seguendo i suoi insegnamenti, Rolando dedicò la sua vita a promuovere la cultura marziale delle Isole Filippine nel resto del mondo. A coronamento di tale impegno Roland Dantes fu premiato con l’ambito “SIGLAKAS AWARD” nel 1975 e nel 1976.

Roland Dantes in una scena del film “Stickds of death”

Intrapresa la carriera cinematografica con il nome d’arte di Roland Dantes fu attore principale e coprotagonista di numerosi film nonché ospite di altrettanti programmi televisivi. In particolare, la famosa scena di combattimento tra Roland Dantes e un samurai giapponese nel film “The pacific connection” fu coreografata seguendo i consigli del suo maestro Remy Presas. Inoltre Roland fu protagonista di “sticks of death”, il primo film mai realizzato sull’Arnis de Mano e per ben due anni partecipò allo show televisivo intitolato “Karate-Arnis Full Contact Live Weekly”. Da allora molti registi e attori hollywoodiani, tra cui Steven Seagal e Chuck Norris, scoprirono la spettacolarità e l’efficacia delle arti marziali filippine e ne inclusero le tecniche nelle scene di combattimento armato e a mani nude dei propri film.

Degno di lode l’impegno di Roland nel Drug Abusive Resistance Education (D.A.R.E.), programma educativo sviluppato grazie alla cooperazione tra il distretto di Polizia di Los Angeles e il Los Angeles Unified School District ed implementato in più di 80 paesi nel mondo tra cui le Filippine, per prevenire l’approccio e l’abuso di droga tra bambini e ragazzi attraverso lezioni specifiche tenute da membri delle Forze dell’Ordine nelle scuole elementari, medie e superiori. Roland divenne per i giovani studenti filippini un punto di riferimento, un modello da seguire, un esempio di come l’impegno e la forza di volontà di un uomo lo abbiano fatto diventare un famoso body builder, un maestro di arti marziali ed una star del cinema, rimanendo allo stesso tempo un umile poliziotto a servizio dei cittadini.

Esperto di armi da taglio e da impatto, l’ormai famoso Roland Dantes addestrò soldati e poliziotti nelle Filippine e all’estero. In particolare lavorò come Advisor specializzato in tattiche di combattimento corpo a corpo con armi presso Camp General Pintoy (la base dedicata al padre) e la PNP academy e fu inviato, quale ospite d’onore e istruttore, presso la base del 1° Special Forces Group (Airborne) di stanza a Fort Lewis, Washington, USA, dall’amico e maestro Kelly Worden (anch’egli allievo di Remy Presas e primo maestro americano di Modern Arnis).

Roland Dantes e l’autore del sito Andrea Rollo

In ambito sportivo GM Roland Dantes contribuì a introdurre un evento di arti marziali filippine durante i Southest Asian Games del 2005. Sempre in quell’anno costituì il Philippine Council of Kali Eskrima Arnis Masters (PCKEAM), una organizzazione senza fini di lucro che riuniva, a prescindere dallo stile o sistema, numerosi maestri filippini al fine unico di preservare e promuovere, soprattutto attraverso stage multidisciplinari e competizioni sportive, il patrimonio marziale-culturale delle isole Filippine. Il passo successivo, un congresso internazionale presieduto dal PCKEAM al quale fu invitato anche il famoso Dan Inosanto (l’uomo che iniziò Bruce Lee al Kali e girò con lui la famosa scena di combattimento filippino nel suo ultimo e mai terminato film “Game of Death”), purtroppo non fu mai compiuto. Il 16 Marzo 2009, infatti, pochi giorni prima dell’incontro con Mikee Romero, miliardario uomo d’affari e manager sportivo filippino, per valutare i dettagli del progetto, Roland Dantes morì per collasso degli organi probabilmente a causa di un arresto cardiaco e della gotta di cui soffriva ormai da tempo.

Nonostante il successo ottenuto, Roland trascorse gli ultimi venti anni in Australia, conducendo una vita tranquilla e mantenendo un basso profilo. In questo periodo insegnò il proprio sistema di combattimento, chiamato Pinagsamang Paraan Arnis ovvero Combined Open Style Arnis nella lingua filippina Tagalog, ad un piccolo gruppo di allievi ma continuò a svolgere stage e seminari in tutto il paese e all’estero. Il Pinagsamang Paraan Arnis, basato principalmente su tecniche e principi del Modern Arnis ma influenzato dai sistemi di numerosi maestri con i quali Roland Dantes studiò e scambiò opinioni nel corso degli anni (GM Ben Lema, GM Antonio Ilustrisimo, GM Jhonny F. Chiuten, GM Guillermo Lengson, GM Filemon Caburnay, GM Jose Mena e GM Cacoy Canete tra i più conosciuti) è oggi custodito e insegnato dall’australiano David Foggie.

Seppellito con due bastoni saldamente impugnati nelle mani e l’uniforme da allenamento indossata, GM Roland Dantes è stato un’icona delle arti marziali filippine ed un esempio per le generazioni future.

Rivista “Samurai” n. 12 Nuova Seria Anno X – Dicembre 2015