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Leo Giron - Giron Arnis / Escrima

Giron Arnis / Escrima

 

Leo Giron - Giron Arnis / EscrimaSistema di Arti Marziali Filippine creato da Leovigildo “Leo” M. Giron e basato su 20 stili di combattimento differenti.

Giron nacque nel 1911 a Bayambang, Pagasinan, Luzon.

Intraprese lo studio dell’Escrima sin da bambino, all’età di 10 anni e all’insaputa dei genitori, per imparare a difendersi da alcuni suoi coetanei bulli e prepotenti.

In Pangasinan, Giron ebbe tre istruttori di Escrima:
 
Benito Junio
Il primo, Benito Junio era un rinomato combattente, che, nonostante fosse spesso ubriaco, aveva doti, abilità ed una tecnica eccezionale. L’allenamento con Junio durò circa un anno. Consisteva in lezioni serali, tenute sotto un grosso albero di mango  e alle quali partecipavano anche altri ragazzini, figli dei vicini di Giron e proprietari della terra. Giron ricorda con simpatia che il pagamento per il maestro non era in denaro ma in sacchi di riso. Da Junio, Giron apprese il Kabaroan, il “nuovo stile” o la “lunga distanza”.
 
Julian Bundoc

Il suo secondo istruttore fu il cugino Julian Bundoc, (anch’egli studente di Junio), da cui Giron apprese il Kadaanan, il “vecchio stile” o la “corta distanza”.

Julian Bundoc era un arnisador originario di Barrio Carangay, Bayombang, Pangasinan. Antonio “Tony” E. Somera, allievo di Giron, nell’articolo “The roots of Arnis in America” all’interno del libro di Mark Wiley “Arnis: reflections on the history and development of Filipino Martial Arts afferma che Bundoc era un esperto di Hilot, massaggi tradizionali filippini e Larga Mano (lunga distanza).

Bundoc fu membro della Filipino Community” di Stockton.
 
Fructuso Junio

Infine Giron studio il Sinawali, ovvero lo stile di combattimento con due bastoni originario di Macabebe, Pampanga, Luzon con Fructuso Junio, zio di Benito.

Nel 1926 Giron si trasferì negli Stati Uniti e presto si sistemò a Stockton, California. Daniel “Dan” Arca Inosanto dell’Inosanto Lacoste Kali nel suo libro “The Filipino Martial Arts as taught by Dan Inosanto” scrive che Giron, nei campi da lavoro, si ritrovò in un mondo di escrimadores. Uno dei suoi istruttori fu un certo Delgado, il quale girava di campo in campo in cerca dei migliori escrimadores da sfidare. Era un abile escrimador in grado di combattere con entrambe le mani; morì in un’esplosione durante la II guerra mondiale.

 

Nel 1929, mentre lavorava come ragioniere per una coltivazione di prugne a Meridian, California, Giron incontrò il suo ultimo istruttore, Flaviano Vergara.

 

Flaviano Vergara

Antonio E. Somera nel libro “The secrets of Giron Arnis Escrima” afferma che Vergara, a sua volta, aveva appreso Escrima ed Arnis da Dalmacio Bergonia, l’unica persona in grado di sconfiggere il leggendario Santiago “Tiago” Toledo dell’omonimo sistema Toledo (presumibilmente in una seconda opportunità). Dan Inosanto nel suo libro specifica che quando Bergonia vinse era molto più giovane di Toledo. Da notare la somiglianza del nome Santiago “Tiago” Toledo con Semeon Toledo, considerato uno dei principali maestri di San Carlos, Pangasinan, ad inizio del secolo scorso.

Giron ricorda tre insegnamenti fondamentali di Vergara:

  • l’importanza del corretto posizionamento dei piedi (un combattente destro potrebbe facilmente tagliarsi da solo la gamba avanzata sinistra);
  • la virtù della pazienza e dell’osservazione (capire lo stile del proprio avversario per adattarvisi);
  • la semplicità (vivere una vita tranquilla e umile).

Dopo un po’ di tempo, i due dovettero separarsi a causa del trasferimento di tanti agricoltori in altri campi da lavoro.

Nell’ottobre del 1942, Giron si arruolò nell’Esercito degli Stati Uniti d’America. All’iniziò della II Guerra Mondiale, fu inviato a Fort Ord, California dove rincontrò il suo vecchio amico e maestro Vergara. I due ripresero gli allenamenti finchè nel luglio del 1943 Giron fu inviato a Camp Kholer. Prima di risalutarsi, Vergara lasciò a Giron il suo ultimo insegnamento:la necessità di colmare il gap tra il vecchio stile ed il nuovo, tra la corta distanza e la lunga, tra il Kadaanan ed il Kabaroan.

Leo Giron - Giron Arnis / Escrima - AbanikoVergara prese quindi un pezzo di carta e ci disegnò sopra un ventaglio, alle cui estremità opposte posizionò i due stili finora conosciuti da Giron. Vergara spiegò al suo allievo che se voleva sconfiggere un avversario esperto in uno stile che non fosse uno di questi due, avrebbe dovuto completare l’interno del ventaglio. Giron sviluppò quindi ulteriori metodi di combattimento (termine generico utilizzato in questo caso per indicare stili, tecniche, concetti o strategie) e creò così l’Abaniko del maestro (il “ventaglio del maestro”), segno distintivo del Giron Arnis/Escrima.

I metodi di combattimento divennero in totale 20; in ordine:

  • Estilo de Fondo (versione del Kadaanan perfezionata da Giron, stile caratterizzato da una guardia chiusa e composto da 12 aree di attacco e 144 movimenti difensivi, effettuati mantenendo una solida posizione delle gambe. E’ simile al Serrada Escrima di Angel Cabales, in quanto anch’esso basato sul metodo di parate e bloccaggio Kadaanan);
  • Estilo de Abaniko (stile caratterizzato da colpi a ventaglio);
  • Estilo de Salon (stile simile ad una danza incalzante, che impiega movimenti dei piedi e riposizionamenti del corpo veloci, ingannevoli e aggressivi per sopraffare l’avversario. In una vecchia intervista video con il suo allievo Tony Somera, Giron racconta che chi era abile nella danza veniva definito Ballerino ma diventava Saloneros se andava a ballare in un locale. Il termine spagnolo “Salon” indicava infatti un locale notturno dove i giovani, tra cui lo stesso Giron, andavano a ballare);
  • Estilo Abierta (stile caratterizzato da una guardia aperta, in cui si cerca di spingere l’avversario ad effettuare un colpo verso una specifica parte del corpo, in quanto facile da contrattaccare);
  • Estilo Sunkite (stile caratterizzato dall’utilizzo di stoccate, simili alla scherma)
  • Estilo Retirada (stile caratterizzato da movimenti all’indietro. In pratica, si induce l’avversario a distendere il proprio corpo esponendolo eccessivamente durante un attacco e lo si colpisce arretrando);
  • Estilo Elastico (stile caratterizzato da posizioni del corpo allungate in avanti o in dietro a seconda se si attacca o difende, che confondono la percezione della distanza dell’avversario);
  • Fondo Fuerte (strategia per cui si rimane fermi nella propria posizione aspettando l’attacco avversario, al fine di colpirlo nelle parti del corpo che rimangono scoperte durante l’attacco);
  • Contra Compas (metodo di combattimento che prevede la rottura del ritmo di combattimento per schivare un colpo, sbilanciare o attaccare l’avversario);
  • Estilo Redondo (stile caratterizzato da colpi e parate circolari);
  • Combate Adentro (metodo di combattimento/allenamento impiegato da un combattente armato di machete o altro tipo di coltello per difendersi da un avversario armato di spada e daga o comunque due armi di misura differente. La tecnica difensiva consiste nel tagliare il polso dell’arto con cui l’avversario attacca);
  • Tero Grave (metodo di combattimento caratterizzato da colpi diretti a uccidere o menomare l’avversario. Comprende lo studio delle parti vulnerabili del corpo umano);
  • Estilo Macabebe (stile caratterizzato dall’uso del doppio bastone, originario di Macabebe, Pampanga, Luzon);
  • Tero Pisada (metodo di combattimento caratterizzato da colpi pesanti, effettuati impugnando l’arma con entrambe le mani. Strategia necessaria se l’avversario ha a disposizione un’arma più grande e più pesante);
  • Media Media (stile caratterizzato da finte o colpi a medio raggio per testare e sondare l’avversario);
  • Cadena de Mano (metodo di combattimento focalizzato sull’utilizzo delle mani nude e sui disarmi);
  • Escapo (tecnica che prevede l’arretramento sincronizzato di piede e mano avanzata, sia essa armata o disarmata, utilizzata per schivare un attacco di un avversario armato. E’ possibile parare con la mano sinistra);
  • Estilo Bolante (stile caratterizzato da colpi verticali utilizzabile in spazi ristretti. Il nome deriva da quello di un escrimador che utilizzava tale tipologia di colpi, quando, spesso ubriaco, si trovava coinvolto in una lite o rissa e si posizionava all’uscita dei locali per non essere aggirato lateralmente);
  • Mizcla Contras (metodo di combattimento difensivo contro più avversari basato sul concetto di utilizzare qualsiasi mezzo a disposizione per sopravvivere);
  • Estilo Larga Mano (versione del Kabaroan perfezionata da Giron, i cui otto colpi si riducono a cinque – Cinco Tero);

Secondo Giron, il primo e l’ultimo erano comunque i due stili più importanti; difatti lo studio dei diciotto stili intermedi inizia solo dopo aver imparato i due estremi.

Leo Giron - Giron Arnis / EscrimaDurante la guerra, Giron, prestò servizio nell’ “Allied Intelligence Bureau”, la Compagnia Trasmissioni inquadrata sotto il 1° Battaglione di Ricognizione filippino, unità speciale impiegata in missioni segrete, i cui uomini venivano definiti Commandos. Rivestito il grado di Sergente, Giron venne inviato insieme a quattordici uomini, in Nuova Guinea per seguire un addestramento intensivo della durata di un mese. Superato il corso, i quindici vennero inviati prima in Australia e poi nelle Filippine, nella cui giungla e sulle cui montagne Giron mise in pratica le sue abilità da combattente.

A tal proposito, nel libro “Filipino Martial Culture” di  Mark Wiley, Giron ricorda “Le montagne nelle Filippine sono aride, calde e alte. Io avevo 31 anni, nel fiore degli anni, e potevo marciare tutto il giorno senza sapere cosa significasse essere stanco. Noi fummo scoperti dai giapponesi durante lo sbarco. Noi ne uccidemmo trentatré, noi eravamo quindici. Tu li devi uccidere affinché nessuno sopravviva e parli. Io tagliai un ragazzo alla gola con il mio Bolo e il sangue mi schizzò addosso. Il suo sapore era quasi salato. Queste questioni di combattimento, se continui a trovartici ingaggiato, diventi coraggioso e diventano routine – lavi il sangue dalle mani, afferri il cibo, mangi e vai via. Non ci pensi una seconda volta”…..

Secondo Giron, il metodo di attacco dei giapponesi prevedeva tre fasi, in un primo tempo con il fucile, poi con la baionetta ed infine con la katana.

……”Tu sviluppi uno stile senza uno stile – tagli, tagli e tagli. Una volta venni tagliato con una baionetta. I bloccai la spada del Samurai diretta giù verso la mia spalla, e la baionetta di un fucile arrivò al mio fianco da un altro soldato giapponese. Io tagliai l’anca dell’uomo che sferrò la stoccata con la baionetta e quindi il tricipite di quello con la spada. Dopodiché io continuai semplicemente a ricaricare e combattere i successivi. Toccò ai ragazzi dietro di me finire il lavoro perché ce n’erano troppi che arrivavano”.

Leo Giron - Giron Arnis / Escrima La sua maestria nel combattimento permise a Giron di avere il sangue freddo necessario a superare pericolose azioni di combattimento e duelli corpo a corpo. La tensione accumulata durante gli scontri veniva espulsa successivamente, tremando quando tutto era finito, quando “tutto è calmo eccetto i lamenti di alcuni”……“Io non ho paura durante lo scontro. Io sono coraggioso e so cosa sto facendo. Io ero giovane e avevo tanta energia e una buona vista. Ma successivamente mi sentivo come sciogliere”.

Un commilitone e maestro di Escrima di Giron fu Benigno Ramos. Giron in una video-intervista del suo allievo Tony Somera pubblicata su youtube afferma di non essere mai riuscito a toccare Ramos nelle loro sessioni di allenamento.

Leo Giron fu congedato con onore dall’esercito americano nel 1945 e fece ritorno nella sua abitazione in California.

Dopo la guerra, Giron smise di praticare l’arte marziale finché l’uccisione di alcuni studenti di infermieristica, tra cui alcuni filippini, avvenuta a Chicago verso la fine degli anni  ’60 lo convinse ad insegnare l’Escrima come sistema di autodifesa.

Leo Giron divenne uno degli istruttori della prima scuola pubblica di Arti Marziali Filippine in America aperta da Angel Cabales nel 1966 a Stockton, California, con l’aiuto dei suoi allievi Dentoy Revillar e Max Sarmiento e della moglie di quest’ultimo, Lynn Sarmiento.

All’interno della scuola si insegnavano tre sistemi:

  • il Cabales Serrada Escrima di Angel Cabales;
  • il Giron Arnis/escrima di Leo Giron;
  • il Cadena de Mano di Max Sarmiento.

Dentoy Revillar, allievo di tutti e tre, li sostituiva in caso di assenza.

L’anno successivo, Giron aprì il proprio club a Tracy, California e lo chiamò “Bahala Na”, ovvero “succeda quel che succeda”, il motto del 1° battaglione filippino di ricognizione, a cui Giron appartenne. “Bahala Na” è oggi il termine di un gruppo di allenamento che conserva la tradizione del Giron Arnis / Escrima.

Nel 1973 Giron ritrasferì la sua residenza a Stockton, dove riaprì un altro club.

 

Inoltre Leo Giron fece parte della “West Coast Escrima Society” fondata nel 1979 da Max Sarmiento.

Oltre a tale organizzazione, che riunì numerosi maestri di Arti Marziali Filippine operanti in USA, Leo Giron, Dentoy Revillar e John Eliab, praticante del Decuerdas di Gilbert Tenio, unirono i propri sistemi per formare l’“Escrima Coalition”.

Leo Giron fu membro della loggia “General Luna”  e della loggia “Legionarios del trabajo”.

Leovigildo “Leo” M. Giron morì nel 2002, a pochi mesi dai 90 anni.

Tra gli allievi di Giron meritano di essere menzionati:

  • Daniel Arca “Dan” Inosanto dell’Inosanto Lacoste Kali (ricevette il permesso di insegnare il sistema di Giron nel 1973);
  • Richard Bustillo (sparring partner di Inosanto e allievo di Bruce Lee);
  • Teodoro “Ted” Lucaylucay (figlio di Leodoro “Lucky” H. Lucaylucay) del Panantukan;
  • Jerry Poteet
  • Tony Somera, erede di Giron e caposcuola del sistema fino alla sua morte nel 2013.

 

 

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20 Ago, 2017

Sistemi

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