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Bolo - machete

Bolo

 

Bambino filippino con Bolo

Termine generico più diffuso e largamente impiegato nelle Filippine per indicare un coltello delle dimensioni di un machete utilizzato per gli usi più svariati: ad esempio come attrezzo da lavoro dagli agricoltori, spesso portato al seguito alla cintura dai venditori ambulanti di cocco per le strade cittadine o addirittura utilizzato per pescare nelle basse acque delle risaie. Il bolo viene chiamato anche Itak in Tagalog, Sundang in Cebuano, Binangon o Talibong in Ilongo, Utak in Tausug e Ilongo; tutti comunque termini generici per indicare una spada o un lungo coltello

Principalmente impiegato quale utensile e per questo grezzo e non decorato, il Bolo divenne famoso durante la I Guerra Mondiale quando un coltello ad esso ispirato e da cui prese il nome fu distribuito quale arma d’ordinanza ai soldati del 1° Reggimento di fanteria americana composto da personale filippino, soprannominato appunto “Bolo battalion”. Venne anche prodotto un bolo con anello di tenuta avente funzione di baionetta.

I bambini appartenenti a tribù native filippine iniziano sin da piccoli a giocare con coltelli di legno e già dall’età di 7-8 anni possono portare lunghi bolo; prima della pubertà sono esperti nell’uso delle armi utilizzate dalla tribù di appartenenza. In particolare nelle regioni di montagna, gruppi di giovani armati con lance di canna e scudi realizzati con corteccia di palma, si divertono in battaglie simulate.

Il bolo assume svariati nomi specifici nelle diverse isole dell’arcipelago. Di seguito alcuni esempi:

  • Nella regione Ilocos, Filippine settentrionali il bolo è chiamato Buning o Buneng. Inoltre, nel libro “Tawid: The Living Treasures of Ilocos Sur” di Norma Respicio, Malot Ingel e James Ligero del 2010, il termine Amol indica un bolo “usato” generalmente non molto affilato utilizzato in tale regione per rompere noci di cocco e legna da ardere.
  • Tra le tribù Igorot della Cordillera,Luzon gli Isneg lo chiamano Badang, i Kalinga lo chiamano Badang o Gaman e i Kankanaeys settentrionali lo chiamano Gamig.
  • Nella lingua Pampanga, il machete o bolo è definito Palang.
  • La tribù Yakan a Mindanao, Filippine meridionali utilizza un tipo di bolo chiamto Duhung.

 

 

Lavoratori filippini utilizzano il bolo

 

Soldati filippini armati di bolo

 

       MARINE CORPS CHEVRON

Vol. 4, n. 17, 5 Maggio 1945

 

Intestazione articolo bolo

Articolo bolo

TRADUZIONE

Marines collezionano coltelli bolo filippini – Da qualche parte nelle Filippine (Differito) – Prendendo posto tra le migliori armi leggere usate contro i giapponesi dalle truppe su quest’isola vi è l’arma universale dei soldati e della guerriglia filippina – il coltello bolo.

Il personale dell’unità aerea chiamata “1° Marine Air Wing” si sta procurando i coltelli bolo per la collezione di souvenir. I nativi usano i coltelli per procurarsi souvenir: giapponesi morti. Un uomo filippino che non possiede una di queste armi è una rarità. Persino i giovani adolescenti portano i loro bolo appesi alla cintura attraverso una fascia di canapa.

Il coltello è riposto in un fodero in mogano inciso a mano. Le incisioni presenti sopra alcune armi sono molto belle, rendendole ambite da collezionisti di curiosità, e la maggior parte dei Marines sono collezionisti.

Dove i nativi prendano l’acciaio per realizzare le armi è un mistero. Le lame, che variano dai 9 ai 15 pollici (circa dai 20 ai 40 cm), sembrano essere in acciaio temperato.

Di forma simile a una mezzaluna allungata, il tagliente piegato è affilato come un rasoio. Un colpo può decapitare un uomo istantaneamente. Il dorso della lama del coltello è piatta e simile ai convenzionali coltelli da scalco utilizzati in cucina, ma l’arma complessivamente è estremamente leggera.

Il coltello è provvisto di un manico che abbinato al fodero, funge da copertura per il coltello quando è inguainato. La parte anteriore dell’impugnatura è disegnata in modo da adattarsi in maniera aderente nella bocca del fodero.

I nativi possono compiere formidabili prodezze con quest’arma. I Marines gli hanno visti abbattere piccoli alberi di cocco con relativamente pochi colpi. Inoltre, il coltello è utilizzato per tagliare incavi negli alberi di cocco con la funzione di appoggio per i piedi al fine di permettere ai filippini di arrampicarsi in cima ai torreggianti livelli della giungla.

Serpenti pericolosi sono eliminati facilmente da repentini colpi di bolo, i quali sembrano disegnati per attaccare quando il silenzio è lo stratagemma richiesto dalla situazione. Molti soldati giapponesi sono stati “bolizzati” rapidamente

e silenziosamente durante il loro passaggio attraverso la giungla per inseguire gli indigeni filippini. I nativi raccontano la storia di un ufficiale giapponese che si innamorò di una ragazza autoctona. Lei fuggì sulle colline lasciando una traccia facile da seguire. Il giappo (o giappotto, termini dispregiativi per Giapponese) la seguì ma sulla strada incontrò il marito. Avendo perso il cuore per la ragazza, l’ufficiale perse la testa per il marito.

Il prezzo massimo per un coltello bolo è stato valutato 10 pesos, 5 $ in moneta americana. Molti nativi stanno ricevendo dalle Teste di Cuoio ordini speciali per tali souvenir.

 

Di seguito immagini del 2° Reggimento di Fanteria durante la Guerra del Pacifico, Bataan, 1943
 

 

L’immagine in evidenza è tratta da un articolo pubblicato sulla rivista “Philippines” datato Gennaio 1944.
 

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admin

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05 Apr, 2016

Armi da taglio

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