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Storia del kali filippino escrima arnis - la battaglia di Mactan

Kalis: l’arte marziale filippina del periodo precoloniale

 

In questi ultimi decenni, parallelamente alla diffusione su scala mondiale dell’arte marziale filippina, è aumentato il numero di appassionati e studiosi che cercano di scoprirne storia ed evoluzione. Ciò ha portato alla formulazione di numerose ipotesi sulle sue origini ed in particolare sull’etimologia del nome “Kali”.

Sebbene i termini “Arnis” ed “Escrima” (o “Eskrima”), di chiara derivazione spagnola, siano ampiamente diffusi nell’arcipelago filippino, rispettivamente nella zona settentrionale e al centro, il termine “Kali” è maggiormente utilizzato in occidente, grazie agli sforzi di promozione perpetrati da alcuni famosi maestri filippini emigrati in America nel secolo scorso.

Storia del Kali filippino arnis escrima - la morte di MagellanoLa prima testimonianza dell’uso del termine “Kali” nella sua terra d’origine è fornita nel 1957 da Buenaventura Mirafuente, il quale nel primo libro sulle arti marziali filippine scritto da Placido Yambao e intitolato “Mga Karunungan Sa Larong Arnis” (“La conoscenza del gioco dell’arnis”) sostiene:

“In passato, i nostri antenati conoscevano l’arte dell’arnis come kali”

“Kali è il nome originale dell’arte dell’arnis prima dell’arrivo degli spagnoli nelle Filippine”

Mirafuente cita come sua fonte Rev. Fr. Gregorio Aglipay, il fondatore delle “Chiesa Filippina Indipendente” nonché noto praticante di Arnis, purtroppo però né Mirafuente nè Yambao indicano nella bibliografia o nelle note a piè di pagina ulteriori dettagli. Basandosi su tali informazioni, quindi, numerosi successivi maestri di arti marziali filippine hanno definito il Kali quale “l’arte madre dell’escrima e dell’arnis”. A causa di ciò, negli ultimi anni, sono sorti numerosi dibattiti tra i praticanti e ricercatori di arti marziali filippine. Secondo alcuni di essi infatti non esiste evidenza di alcun legame tra l’arte marziale precedente al periodo coloniale e le attuale arte marziale filippina. Addirittura, Ned Nepangue e Celestino Macachor nel loro libro “Cebuano Eskrima – Beyond The Mith” ipotizzano l’inesistenza della parola “Kali” nelle Filippine prima che Buenaventura la menzionasse per la prima volta nel libro di Yambao. Anche Antonio Diego e Christopher Ricketts affermano che “nobody in the Philippines ever used that term, or had even heard of it, untili t was used in Yambao’s book Mga Karunungun Sa Larong Arnis and, later, in Inosanto and Johnson’s book The Filipino Martial Arts”.

Per quanto riguarda la terminologia, comunque, Mirafuente spiega che aggiungendo una “S” alla parola “Kali” si ottiene “Kalis”, che in lingua filippina significa “Spada”. In realtà, navigando su Internet o sfogliando la letteratura di settore emerge che una delle ipotesi sull’origine sul termine “Kali” sia esattamente il contrario: ovvero che “Kali” derivi da “Kalis”, la spada, e la “S” si sia persa con il naturale evolversi della lingua nel tempo. Sebbene vi siano numerose altre ipotesi sulle origini etimologiche di tale termine quali ad esempio la dea indiana Kalì, la danza della guerra indonesiana sotto forma di danza chiamata Tjakalele o le parole Kamot Lihok che significano “movimento delle mani”, la teoria della sua connessione alla spada kalis è ad oggi quella più verosimile.Arte marziale filippina Kalis - Voce Calis Vocabolario spagnolo

Recenti ricerche effettuate da Lorenz Lasco nel 2011 sui primi vocabolari “redatti dai frati spagnoli evidenziano infatti, già dal 1613, l’uso della parola “Calis” (la lettera “K” non esisteva nell’alfabeto spagnolo) o di altri termini simili per indicare, oltre la spada, il suo utilizzo cioè la scherma, il combattimento con le spade. Inoltre, in alcuni dizionari, a tale termine è associato anche il significato di “scherma con bastoni”.

Infine un ulteriore prova della collegamento tra la parola “Kali” e le arti da combattimento filippine sarebbe rintracciabile nei nomi con cui, secondo Mirafuente e Aglipay, veniva chiamata in passato l’arte marziale in particolari aree geografiche dell’arcipelago tra cui “Kaliradman” nelle Visayas, “Kalirongan” in Pangasinan e “Pagkalikali” nelle pianure di Cagayan dagli Ibanag. In realtà, nei primi due casi la sillaba “Ka” è da considerarsi un prefisso (Ka-liradman e Ka-lirongan) pertanto la loro connessione con il termine “Kali” sembra non avere fondamento. Nell’ultimo caso, invece, secondo l’antropologo Felipe Jocano Jr dell’Università delle Filippine, il termine “Pagkalikali”significa letteralmente “muoversi con le spade”. Inoltre, nella lingua ilocana (parlata a Ilocos nel nord delle Filippine) “Kali” significa “accoltellare, pugnalare”.

Per concludere, sebbene siano ancora necessarie ulteriori ricerche per poter delineare con maggiore certezza il legame esistente con il moderno Kali – Escrima – Arnis, non vi è alcun dubbio sulle abilità nel combattimento armato degli indios del periodo precoloniale e sull’esistenza di un’arte marziale filippina precedente all’arrivo dei conquistadores spagnoli: il Kalis.

 

Guerrieri filippini del periodo precoloniale

 

di Andrea Rollo

 

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30 Giu, 2016

Storia

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