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Famiglia Tortal

 

Da almeno cinque generazioni, la famiglia Tortal pratica un sistema di combattimento, originario dell’Isola di Panay e sviluppatosi poi a Negros. Secondo alcune fonti sarebbe stato elaborato in maniera sistematica nel 1851.

Norberto Tortal

Norberto Tortal insegnò tale sistema di combattimento a suo figlio Segundino Tortal, il quale, a sua volta, lo tramandò ai suoi 5 figli, Balbino, Tedoricio, Francisco, Quirino e Conrado. I due principali praticanti furono comunque Conrado e Balbino.

Conrado Tortal

Conrado B. Tortal, conosciuto anche come “Tay Dadoy”, era un uomo molto rispettato nella zona occidentale delle Visayas e nella parte settentrionale di Mindanao, che parlava fluentemente Inglese, Spagnolo, Illongo, Cebuano e altri dialetti di Mindanao, isola in cui si recava spesso per attività commerciali o in qualità di Missionario Cristiano. Nacque nel 1897 a Tigbawan, Iloilo sull’isola Panay ma in seguito si trasferì con la famiglia a Negros, dove possedevano numerose proprietà terriere. Nel 1922 Conrado Tortal divenne il Capo della Polizia di Victoria, sede della più grande piantagione di zucchero nella provincia Negros Occidentale. In quel periodo, non erano rari i conflitti tra i numerosi gruppi di Sacadas (coltivatori di canna da zucchero) armati di espading (una spada di media lunghezza dalla lama dritta, molto affilata, e sottile utilizzata per tagliare la canna da zucchero) che spesso coinvolgevano anche la polizia. In più occasioni lo stesso Conrado si trovò coinvolto in episodi simili e dovette far ricorso alle sue abilità di combattente.

Nel 1928 Conrado sconfisse pubblicamente due fratelli appartenti ad una famiglia politicamente influente che governava Talisay, Negros Occidentale, la famiglia Lizares. A seguito di un tentativo di esproprio di una proprietà presso Barangay Conception, Talisay, da parte dei Lizares ai danni dei Tortal, Conrado utilizzò una Spada ed una Daga in legno duro per disarmare i due fratelli armati di bolo, colpendoli direttamente sulle mani e sul corpo ma risparmiando la loro vita.

Nel 1933, il sindaco di Bago City, Negros Occidentale, Don Gregorio Araneta, invitò il miglior bastonero dell’isola Panay, Tansiong Padilla di Iloilo, esperto dello stile Aldabon, per combattere contro Conrado. Bram Frank nel libro “FMA Grandmasters and Masters” scrive che l’incontro di Espada y Daga avvenne con i due avversari in equilibrio su 3 pezzi di noci di cocco tagliate a metà (vedi “Paya“) e le armi in legno coperte di polvere di carbone. Il vincitore sarebbe stato colui il quale fosse riuscito a segnare di nero la maglietta dell’avversario (vedi “Estokadas Blanco y Negro“). Conrado, esperto nel combattimento nella corta distanza, riuscì a sorprendere Padilla con una tecnica particolare che gli permise di entrare nella sua guardia e colpirlo. Tansiong Padilla potrebbe coincidere con Moises “Tay Panyong” Padilla Sr, il padre di Moises Padilla Jr, o con lo stesso Moises Padilla Jr, a cui diverse fonti di arti marziali filippine si riferiscono chiamandolo “il famoso bastonero / arnisador di Iloilo”.

L’unica figlia di Conrado Tortal, Feliza G. Tortal, sposò Leopoldo P. Gaje Sr, dalla cui relazione nacque Leo Tortal Gaje (1938 a Legazpi, Albay, Regione Bicol), il creatore del Pekiti Tirsia Kali, sistema di arti marziali filippine ufficialmente riconosciuto ed adottato delle Forze Armate filippine.

 

Balbino Tortal

Balbino Tortal e la moglie BarbaraBalbino Tortal, fratello minore di Conrado, fu membro del “National Volunteer Citizens Army”, una risposta del Presidente Filippino alla crescente minaccia di invasione dell’arcipelago da parte dell’Esercito Imperiale Giapponese nel periodo precedente alla grande guerra.

Durante il conflitto mondiale, Balbino fece parte del “Crusader Army”, un movimento di guerriglia clandestino organizzato a Negros contro i giapponesi. Il figlio, Jerson Tortal Sr, accompagnava spesso il padre agli incontri del movimento e, insospettabile data la giovanissima età, svolgeva il delicato ruolo di spia. In particolare, il piccolo Tortal giocava vicino la guarnigione giapponese e tentava di fare amicizia con i soldati scambiando pomodori selvatici con zucchero, riportando poi ai guerriglieri tutte le informazioni che riusciva a carpire.  Il padre Balbino venne ucciso nel 1945 a Barangay Conception, Talisay, Negros Occidentale, dopo aver disarmato un Ufficiale giapponese armato di katana ed ucciso due soldati armati di baionetta. In particolare, nell’ultima fase della guerra, Balbino Tortal si trasferì con la famiglia a Talisay, Negros Occidentale. Lungo il tragitto incontrarono un gruppo di soldati giapponesi, che fermò la famiglia e portò via Balbino e suo figlio Jerson “Nene” P. Tortal Sr. Poco dopo, un Ufficiale ordinò che Balbino venisse ucciso. Un soldato provò a colpirlo con la baionetta, ma Balbino si sposto lateralmente evitando la stoccata. A quel punto, l’Ufficiale sfoderò la sua katana e provò a colpirlo, Balbino lo disarmò ed utilizzo l’arma avversaria per ucciderlo. Riuscì ad eliminare altri due soldati nemici (tra cui quello che lo aveva attaccato con la baionetta), prima di ritrovarsi bloccato tra tronchi di palma da cocco, dove venne sparato. Il figlio Jerson Tortal Sr riuscì a salvarsi cadendo fortunatamente in un profondo burrone. La famiglia, invece, approfittò della confusione del combattimento per fuggire.

Jerson “Nene” Tortal Sr, allievo di suo padre e degli zii Francisco e Conrado, creò in seguito il Dekiti Tirsia Siradas.

 

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admin

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29 Nov, 2016

Sistemi - Approfondimenti

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