Taming
Scudo largo generalmente di forma circolare, comune nelle isole di Sulu, Basilan e nella costa occidentale di Mindanao.
Scudo molto efficiente, il Taming utilizzato dalla maggior parte dei guerrieri in quanto più economico era formato da fili di rattan intrecciati (sawali) che si sviluppano come dei raggi da un piccolo disco di legno e chiusi da una cornice esterna sempre in rattan intrecciato (oggi difficile da trovare a causa della deteriorabilità del materiale di cui è composto). Taming in legno erano invece destinati a guerrieri di rango più elevato. Nella parte posteriore dello scudo sono presenti due maniglie di legno a volte unite da un cerchio di legno: nella prima si inserisce il braccio mentre la seconda viene afferrata dalla mano.
Il Taming può avere anche una forma simile ad un pesce. Quest’ultimo tipo viene utilizzato nella Magsankil, danza guerriera dei Badjaw (i nomadi del mare) mentre il tradizionale Taming circolare è invece usato nella danza di combattimento di Samal, chiamata Sayaw.
Le origini di tale tipologia di scudo sono incerte. Le teorie spaziano dal brocchiero in stile Saraceno introdotto dagli invasori islamici all’influenza cinese, spagnola o delle isole Molucche in Indonesia.
Secondo Orville Visistacion, infine, il termine “Yaming” che indica l’arte marziale filippina alla stregua dei nomi Kali, Arnis o Escrima e che nello specifico ad Antique indica le spade di legno o il combattimento con esse, potrebbe essere derivato dalla simile parola visayan “Taming”.
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Guerrieri armati di Taming
Uso del Taming in combattimento
06 Apr, 2016
Protezioni
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