Pakil
Chiamata anche Patil, Batung batung o Kuta maya è la più solida armatura filippina disegnata ispirandosi al modello spagnolo.
Il Pakil è una cotta di maglia (Kuta maya è appunto una deformazione di tale termine) che veniva rinforzata con l’aggiunta di piastre di corteccia, bambù o kamagong nelle isole Visayas, di corno di Bufalo e rattan a Mindanao e di pelle di elefante nell’isola di Jolo. Spesso venivano utilizzate anche piastre in ottone.
Tali corazze erano abbastanza larghe, pesanti circa 9-12 kg e, a volte, lunghe fino alle ginocchia. Generalmente non si indossavano protezioni per le gambe.
Le armature erano comunque riservate alla nobiltà e alle classi più agiate in grado di permettersele economicamente mentre la maggior parte dei guerrieri andavano in battaglia con il Barote (giacca imbottita fatta di corda e corteccia) o addirittura indossando gli abiti della vita quotidiana.
A tali armature erano spesso abbinati degli elmetti, anch’essi spagnoli o dal design spagnolo.
Elmetti abbinati ad armature
La collezione di armature e armi primitive delle Isole Filippine
di Herbert W. Krieger, 1926
Tav. 15
Elmetti di ottone ornati di piume; maglia metallica provvista di piastre di ottone e corno. Moro, Mindanao e Isole Jolo. 1-2. Elmetti di ottone decorato, ornato di cresta e piume; di manifattura Moro, ma disegnati seguendo il modello della borgognotta spagnola del XV secolo. Isola di Jolo. 3. Corazza per la parte superiore del corpo fatta da catene e piatti di ottone; la maglia di catene deriva dall’armatura spagnola; i piatti di ottone sono di manifattura Moro, Mindanao. 4. Corazza per la parte superiore del corpo fatta da catene; piatti di corno di bufalo finemente levigato e coperto con figure ornamentali in argento. Manifattura Moro, Mindanao.
06 Apr, 2016
Protezioni
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