Armi flessibili

Coda della pastinaca, tipo di pesce appartenente alla famiglia delle razze, utilizzata dai filippini come arma.

La flessibilità di tale arma permette di colpire l’avversario con una traiettoria difficilmente intuibile e, al tempo stesso, la ruvidezza della sua superficie le dona un forte potere abrasivo riuscendo perfino ad asportare strati di pelle del soggetto colpito. Oltre al dolore lancinante che riesce a provocare, la coda di pastinaca è anche velenosa. Il pesce infatti sconfigge i predatori per lui pericolosi iniettando loro, attraverso un colpo con la coda, del veleno o più precisamente delle neurotossine in grado di provocare dolore intenso e risultando a volte letali. Il veleno estremamente potente quando la pastinaca è viva, rimane nella coda anche dopo la sua morte, sebbene in misura inferiore. Infatti, in aggiunta all’intenso dolore locale che può durare fino a due giorni, le neurotossine trasmesse con un colpo sferrato con tale arma possono causare tremori, brividi di freddo, febbre, vertigini, nausea, vomito, diarrea, svenimenti, crisi epilettiche, paralisi, aumento del battito cardiaco, abbassamento della pressione del sangue e, più raramente, la morte. Le ferite necessitano di molto tempo per guarire, e se non curate adeguatamente, possono portare a cancrene o tetano.

La coda di pastinaca, oltre a essere flessibile, può essere modellata e riesce a memorizzare una particolare forma che mantiene anche dopo aver effettuato un colpo simile a quello di una frusta.

Oltre la coda, applicando una impugnatura sull’osso al suo interno fatto di dura cartilagine, anche questa parte dell’animale può diventare un’arma simile ad una lunga daga. Tale arma artigianale è però impiegabile una sola volta in quanto si spezza all’impatto con il bersaglio creando schegge difficili da estrarre all’interno delle ferite e rendendo quindi queste ultime facilmente soggette a infezioni (sebbene non sia presente abbastanza veleno poiché l’osso è secco).

Secondo superstizioni e leggende locali, il buntot-pagi veniva utilizzato per allontanare fantasmi, demoni mangiatori di cadaveri, vampiri, mutaforma (dall’inglese shape shifter), streghe e altre macabre e maligne creature che si nutrono di carne umana e specialmente nascituri definite nelle isole Visayas aswang.