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Sansibar

 

Sansibar

 

Da non confondere con la spada africana di Zanzibar originaria della zona a confine tra il continente nero e l’Arabia Saudita, la spada filippina chiamata Sansibar nacque nel 1881 a Leyte, prima che gli americani assumessero il controllo dell’isola e serviva ai navigatori filippini per tagliare il bambù necessario alla costruzione delle imbarcazioni, con le quali viaggiando per l’arcipelago diffusero tale tipologia di lama nSansibar 2elle isole sulle quali approdavano. Gli abitanti delle varie isole apportarono alcune modifiche alle sciabole, motivo per cui oggi se ne trovano diverse varianti, indicatrici del luogo di provenienza. Vi sono diverse teorie sull’origine del nome “Sansibar” tra cui, secondo quella maggiormente accreditata, tale termine sarebbe l’evoluzione delle parole dialettali “pang sibak” ovvero “per tagliare” , diventato successivamente in Tagalog “pang sibar” o dalle parole “san sibak” che significano “un taglio”.

Nel libro “Cebuano eskrima – Beyond the Myth”, Ned Nepangue e Celestino Macachor affermano invece che “Sansibar” è il termine collettivo per indicare le tre città confinanti di Leyte in cui venne costruita per la prima volta tale tipologia di arma da taglio ovvero Carigara, Jaro and Tunga. I due autori aggiungono inoltre che Jaro e Carigara ancora oggi continuano ad essere i maggiori centri di lavorazione del ferro dell’isola. In particolare, a Jara tale arma è soprannominata “Goodbye Jaro”.

A Carigara esistono 3 design basilari in base alla funzione per cui viene utilizzata:

  • Balabag  – una lama pratica multiuso, precursore del Talibong
  • Tinamban – la forma della lama deriva il suo nome dal pesce “tamban”, anch’esso uno strumento mille usi ma comunemente usato per “sbucciare” i gusci di cocco;
  • Binatangas – dalla forma simile al coltello Balisong di Batangas.

Secondo Nepangue e Macachor, la forgia finale della lama è un segreto ancora oggi mantenuto a livello famigliare, mentre le altre fasi della produzione compresa l’affilatura e la produzione della caratteristica impugnatura e fodero vengono appaltate all’esterno del clan.

La diffusione di tale tipologia di arma conobbe successivamente un certo declino, offuscata da lame più popolari come il Pinuti e il Bolo Bonifacio, in quanto maggiormente utilizzate dai Katipuneros nella rivolta anti-spagnola.

Sansibar con custodia

Sansibar

Questa spada fa parte della collezione privata di S. Nagarajen, studioso e ricercatore di armi filippine nonché esperto di “Moro Fighting Atrts” (MFA).

Sansibar 3Sansibar 4

Generalmente la spada Sansibar è lunga al massimo circa 95 cm anche se oggi vengono prodotti in massa Bolo di dimensioni ridotte, circa 35 cm. Sansibar di lunghe dimensioni vengono esclusivamente prodotte su richiesta e spesso in versioni personalizzate.

 

Coltello di Panay

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admin

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06 Apr, 2016

Armi da taglio

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