Sanduko
Arma da combattimento o attrezzo da lavoro pesante introdotto nelle Filippine dai primi coloni provenienti dall’Indonesia, utilizzato per l’agricoltura, per potare grossi alberi e per macellare gli animali. L’impugnatura si differenzia da quella del Tenegre in quanto caratterizzata dal lungo naso del mostro raffigurato sul pomolo.
I Suludnon (chiamati anche Tumandok, Panay Bukidnon o Panayanon Sulud), abitanti delle montagne di Panay chiamano tale arma Taribong, Talibong, Taribung o Talibun.
A seconda delle decorazioni dell’impugnatura, esistono tre differenti tipi di taribong: Sapot, Tinitilaan, e Wala-pilak.
Sapot taribong: il più pregiato e più costoso, realizzato da un sottogruppo chiamato Aklan Bukidnon. Il termine “Sapot” significa “tutto coperto ” e l’impugnatura di questo tipo di arma è generalmente realizzata in kamagong coperta di argento. Si tratta di una spada ornamentale che dimostra benessere, da indossare quindi per eventi e cerimonie come fiestas, feste, combattimenti tra galli, ecc. Un modello completo ha tre piccole “palle” o “perle” chiamate moro-monggo, le quali sembrano fagioli mungo (spesse volte però molte di queste decorazioni si sono rotte o perse nel tempo). Occhi, orecchie ed una sorta di cappello sull’estremità sono realizzate con monete di argento, generalmente spagnole o americane, e alle volte perfino messicane.
Tinitilaan taribong: il secondo per valore, ha la forma di un Sapot ma è realizzato in legno inciso e per metà coperto da fogli d’argento, a volte anche su occhi e naso. Perle moro-monggo possono esser presenti sulla punta del naso se quest’ultimo è argentato.
Wala-pilak: il più economico e di scarso valore, realizzato esclusivamente in legno inciso senza argento.
06 Apr, 2016
Armi da taglio
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