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Barong

Moros with Sultan brother on board US warship

Arma da taglio lunga dai 30 ai 60 cm priva di guardia e caratterizzata da una lama a forma di foglia spesso laminata , con la parte centrale più larga e affilata da un solo lato. Le armi con la lama rigonfia si chiamano Shandigan.

Secondo l’articolo “Art in Sulu: A Survey” di David L. Szanton esistevano tradizionalmente tre tipi di barong a seconda del tipo di acciaio utilizzato per la lama: quello cinese chiamato Angkun, quello spagnolo chiamato Kastil e infine l’acciaio locale chiamato Bunak. Angkun e Kastil erano i migliori ma si trovano solo sui barong più antichi mentre la maggior parte era realizzata con acciaio bunak, di qualità inferiore. Tra questi comunque i migliori nascevano da due tipi di acciaio chiamati Basi e Balay.

L’impugnatura con pomolo a forma di becco di Cacatua (tipo di pappagallo) serve a scongiurare lo scivolamento dell’arma dalla mano durante il suo utilizzo.

Larghi pomoli stravaganti con questa forma chiamati Junggayan compaiono verso la fine del 1800 e sono riservati alle persone importanti della comunità tra cui i datus.

Nella metà del XX secolo, tali pomoli cambiarono leggermente di forma: la cresta divenne triangolare e il becco più rettangolare e massiccio.

La maggior parte delle impugnature dei Barong sono realizzate in argento (e a volte in ottone) decorato con anelli di fibra intrecciata e smaltata. Le impugnature delle armi appartenenti ai nobili erano spesso realizzate in avorio, corno di bufalo ed ebano filippino. I barong da combattimento e delle classi sociali meno elevate avevano invece impugnature più semplici e di dimensioni ridotte.

La custodia piatta, fatta da due pezzi di legno duro a larga venatura legati insieme con del rattan, è spesso portata alla cintura del sarong, largo pezzo di cotone o seta drappeggiato intorno alla vita e indossato come una gonna anche dagli uomini.

Le custodie più antiche erano più sottili mentre quelle successive alla II guerra mondiale diventano più spesse e realizzate con una linea di cresta centrale. Nello stesso periodo, così come per i Kriss, iniziano a comparire intarsi decorativi in madre perla.

La presenza o meno di decorazioni indicava se l’arma aveva funzioni cerimoniali o veniva impiegata in combattimento .

Se utilizzate in occasioni rituali, la custodia, insieme all’elsa, erano le parti più decorate, la cui perfezione per i fabbri Tausug era più importante di quella della lama (lo stesso vale per i Kriss).

La particolare forma della lama e il bilanciamento dell’impugnatura rendono il Barong un ottimo utensile per i lavori di taglio (utilizzato specialmente per tagliare il pesce) e, al tempo stesso, un’arma facile da manovrare.

Infatti, essi erano spesso utilizzati dai Juramentados durante gli attacchi suicidi contro i soldati americani. Su tali armi veniva spesso incisa la frase “Non esiste altro Dio, al di fuori di Allah! Questo barong ha ucciso molti nemici e non verrà sguainato se non con l’intento di uccidere!”

Insieme al Kampilan, il Barong è l’arma nazionale dei Moros di Sulu e Mindanao.

I barong sono infatti l’arma preferita dai guerrieri Tausug, Samal e Yakan per il combattimento ravvicinato, ma diffusi in seguito tra le tribù Mangyan di Mindanao, nelle province occidentali di Luzon e nelle Visayas, dove sono caratterizzati da una impugnatura di dimensioni ridotte.

Si dice che il Barong sia l’arma dei praticanti di Kuntao nella zona meridionale di Mindanao.

 

Barong 1

Barong 5

Barong 4

Barong 8

Barong 6Barong 2

 

 

PARTI COMPONENTI DI UN BARONG

Parti componenti Barung - Barong

 

 

La collezione di armature e armi primitive delle Isole Filippine

di Herbert W. Krieger, 1926

 

Tav. 11

Krieger - Barong

Il barong: tipo di parang specifico per funzioni ornamentali 1. Lama in acciaio a forma di foglia e con il dorso largo di eccezionale fattura; Impugnatura in legno duro foderata con argento; pomolo in avorio di dugongo decorato con intagli ornamentali a forma di rotoli; caratteristico fodero di legno duro dalla superfice piana. Moro, Mindanao. 2. Lama a forma di foglia e con il dorso largo; manico ferrato con ghiera formata da fasce e fili intrecciati di argento; pomolo di legno duro che ricorda un foglio di carta arrotolato. Regalato al Presidente Theodore Roosevelt dalla tribù Samal Moro, Isola di Basilan.

 

NB Il termine Parang indica un utensile o arma malese equivalente al machete o bolo filippino costruito manualmente per generazioni dai Bajaus di Sabah nel Borneo quando Sabah faceva parte del Sultanato di Sulu, il quale, sebbene mai riconosciuto dal governo filippino, era stato inserito nelle carte dell’arcipelago dal dittatore Ferdinando Marcos. E’ usato per l’agricoltura, per tagliare la carne e per sfoltire la fitta vegetazione della giungla.

 

admin

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05 Apr, 2016

Armi da taglio

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